Si completa la Casa della Comunità Lubiana – San Lazzaro con il trasferimento, al suo interno, del Polo Sociale Territoriale Cittadella, Lubiana, San Lazzaro, fino ad oggi ospitato temporaneamente negli spazi del palazzo dell’ex Provincia, in piazza della Pace. La struttura è nata per rispondere alle esigenze di una ampia zona della città, prevalentemente situata nell’area sud-est, con una popolazione di circa 37.000 cittadini. La Casa della Comunità Lubiana-San Lazzaro è stata inaugurata a maggio e si sviluppa su 2.170 metri quadrati suddivisi ina due ali: una per i servizi di Azienda Usl, l’altra per i servizi del Comune di Parma, oltre ad un edificio collegato, destinato al Centro dialisi, di prossima attivazione.
Il servizi del Polo sociale territoriale saranno fruibili dai cittadini a partire da lunedì. Al momento di inaugurazione hanno preso parte il Sindaco, Michele Guerra; l’Assessore alle Politiche Sociali, Ettore Brianti; Massimo Fabi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pama e Commissario Straordinario dell’Azienda USL di Parma, Antonio Balestrino Direttore del Distretto di Parma e Luigi Squeri.
“C'è veramente emozione nel vedere oggi – ha spiegato il Sindaco, Michele Guerra – quanto abbiamo ascoltato in tanti convegni e seminari su questi temi. La Casa della Comunità Lubiana - San Lazzaro è una realtà, un progetto in cui convergono competenze e funzioni diverse. Un luogo in cui alla parte sanitaria si affianca quella sociale, dove il contrasto alle fragilità e il concetto alto di cura si completano. Si tratta di un modello che dovremo essere capaci di applicare alla prossime Case di Comunità, un vero paradigma di città. Sono felice, oggi, di vedere nel concreto un progetto che si amplierà ancora e che risponde nella pratica a una proposta teorica tra le più sfidanti”.
“Oggi si completa il progetto di Casa della Comunità – ha spiegato l’Assessore Ettore Brianti – grazie al trasferimento del Polo Sociale Territoriale Cittadella Lubiana - San Lazzaro da piazza della Pace. Le equipe sanitaria e sociale cominceranno a lavorare insieme e con loro anche i volontari, i cittadini ed il mondo della cooperazione per sviluppare il cuore della Casa di Comunità. Si tratta di un luogo di partecipazione condivisa e di integrazione. Una struttura a servizio della popolazione e del quartiere che favorisce l’accesso e prossimità”.
Massimo Fabi ha ricostruito la storia della Casa della Comunità Lubiana – San Lazzaro che si fonda sul tema della partecipazione e della risposta ai bisogni dei cittadini. E’ frutto di un lungo percorso e rappresenta un modello a cui guardare “in cui i cittadini vengono coinvolti non solo per soddisfare le loro necessità ma come risorsa per la comunità. C’è una città che cura e una comunità che sa curare”.
Il Polo Sociale Territoriale è organizzato su diverse Aree di intervento che si differenziano in base ai bisogni espressi dai cittadini. L’Area dell’Accoglienza prevede uno sportello sociale di primo livello con operatori competenti sull’informazione dei servizi presenti sul territorio, in grado di indirizzare e accompagnare il cittadino nei percorsi dei servizi, sia istituzionali, che di quelli del terzo settore e del volontariato, offrendo in tale modo un primo intervento di segretariato sociale e la presenza di tre Assistenti sociali disponibili per una presa in carico immediata. Oltre all’Area dell’Accoglienza sono previste tre Aree di intervento specialistiche, connesse tra loro, che si dividono in Area della Fragilità Genitoriale e Tutela Minori, Area della Fragilità Adulta ed Area della Non Autosufficienza-Disabilità. Ogni Area di intervento prevede un’équipe multi-professionale composta da Assistenti sociali, Educatori e Psicologo (per l’Area della Fragilità Genitoriale e Tutela Minori) che ha il compito di accogliere le persone e le famiglie in difficoltà in un percorso di ascolto, orientamento, sostegno e accompagnamento che si concretizza attraverso l’attivazione di interventi individualizzati. L’attività svolta dai professionisti che operano all’interno del Polo Sociale ha inoltre l’obiettivo di contribuire a costruire comunità sul territorio, attivando collaborazioni con le diverse realtà del volontariato e risorse territoriali.
I servizi dell’Azienda Usl già attivi sono lo sportello unico-CUP, il servizio infermieristico domiciliare, il punto prelievi e distribuzione nutrienti (per persone con problemi di deglutizione), il consultorio ostetrico – ginecologico, gli ambulatori specialistici, il punto USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) e l’ambulatorio infermieristico per la gestione della cronicità (di prossima attivazione). E poi la medicina di gruppo, la più completa forma associativa tra medici di medicina generale che assicura continuità di presenza diurna nella Casa della Comunità, con ambulatorio infermieristico e segreteria dedicati. Il Centro dialisi è costituito da 3 sale con 6 posti letto ciascuna, più una sala astanteria e un’ulteriore sala da 2 posti ciascuna, oltre all’ambulatorio medico, l’ambulatorio medicazioni, l’accettazione con ufficio amministrativo, il locale della guardiola, gli spogliatoi, la sala d’attesa e i locali accessori e di servizio. La Casa della Comunità, evoluzione della Casa della Salute, rappresenta una realtà in cui i professionisti possono interagire tra loro, migliorando l’assistenza. E’ il luogo della presa in carico delle cronicità, ma anche della medicina di iniziativa e della prevenzione. Si fonda su una forte integrazione con il territorio: per questo, un’intera ala della struttura è dedicata al Polo Sociale Territoriale del Comune di Parma e vede la presenza dei volontari del Punto di Comunità del quartiere. Azienda Usl, Comune, Associazioni del Volontariato locale e singoli cittadini, con un intenso lavoro di reciproca conoscenza e confronto hanno già definito diverse collaborazioni che trovano concreta realizzazione, ad esempio con il servizio di accoglienza, già dall’apertura della Casa della Comunità. L’intero complesso è caratterizzato da ampie aree verdi in tutte le zone circostanti gli edifici. Il costo sostenuto per la realizzazione della Casa della Comunità è stato di 4.228.100 euro, di cui 2.606.700 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, 127.400 a carico dell’Azienda USL e 1.494.000 a carico del Comune di Parma.