L’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) ha celebrato la Giornata Nazionale SLA, giunta alla sua XV edizione, domenica 18 settembre. A Parma sono previste iniziative in piazza Garibaldi domenica 25 settembre, dalle 9 alle 19, con uno stand per sensibilizzare la cittadinanza e per raccogliere fondi in favore delle famiglie dei malati, attraverso la vendita di bottiglie di Barbera d’Asti.
La raccolta fondi è volta a sostenere le famiglie dei malati di SLA, in un momento di crisi economica ed energetica. Una gara che va ben oltre il senso di donare, per accrescere il senso di comunità.
La vendita delle bottiglie nasce da un progetto che vede coinvolte 15 cantine astigiane che hanno superato con la loro Barbera d’Asti – DOCG e DOCG Superiore la commissione d’assaggio di esperti degustatori, con un voto superiore agli 89 punti. Il vitigno Barbera è profondamente legato al Monferrato Astigiano, nel Piemonte sud-occidentale, dove ci sono terreni generalmente poco ricchi di materia organica e la cui fertilità è ulteriormente ridotta da precipitazioni decisamente scarse: condizioni non facili, eppure ideali per la concentrazione di zuccheri, minerali e sostanze aromatiche nell’uva.
I fondi raccolti sono indubbiamente “un contributo versato con gusto” perché, fruttata e fresca, la Barbera è un vino sicuramente piacevole e godibile.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina dalla Presidente della Sezione di Parma di AISLA, Lina Fochi, dall’Assessore alle Politiche Sociali e Politiche per la Salute del Comune di Parma, Ettore Brianti, e da Paolo Delporto, ammalato di SLA, organizzatore e promotore del progetto “Dona di slancio”.
L’iniziativa di domenica 25 settembre sarà l’occasione per sensibilizzare la cittadinanza circa la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”, “malattia di Charcot” o “malattia del motoneurone”, che colpisce persone adulte con una età media di esordio intorno ai 60-65 anni; l’incidenza aumenta all’aumentare dell’età. È una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. L’incidenza si colloca attualmente intorno ai 3 casi ogni 100.000 abitanti/anno, e la prevalenza è pari 10 ogni 100.000 abitanti, nei paesi occidentali. Attualmente sono circa 6.000 i malati in Italia. La malattia colpisce entrambi i sessi, anche se vi è una lieve preponderanza nel sesso maschile. Mentre l’incidenza, cioè il numero di nuovi casi che vengono diagnosticati in un anno, rimane costante, aumenta la prevalenza, cioè il numero di persone che convivono con questa malattia in un determinato momento. Questo aumento è sostanzialmente dovuto al miglioramento dell’assistenza, al generale miglioramento delle condizioni di vita della persona malata, al cambiamento etico/culturale nei confronti delle proprie scelte di vita, di quotidianità.